Valore condiviso

Creare valore condiviso con le comunità e le istituzioni

 

Hupac si impegna a generare impatti positivi nelle comunità in cui opera. Promuoviamo una distribuzione equa e responsabile del valore aggiunto, garantendo trasparenza nel pagamento delle imposte e reinvestimenti nell'economia locale. Le nostre pratiche di approvvigionamento tengono conto dei fornitori locali, rafforzando lo sviluppo regionale ove possibile.

 

Ci impegniamo attivamente a sostenere le comunità locali attraverso progetti e iniziative sociali, educative e ambientali, spesso in collaborazione con istituzioni pubbliche e organizzazioni senza scopo di lucro.

 

In sintesi

CHF 71,8 milioni

di valore aggiunto generato

81%

del valore aggiunto distribuito ai dipendenti

CHF 4,5 milioni

distribuiti a istituzioni pubbliche

6

progetti strategici di terminal

completati con il sostegno della Confederazione Svizzera

Sostegno alle comunità locali

attraverso sponsorizzazioni e finanziamenti di progetti

Contatto

Lettera aperta del settore: Salviamo il trasporto combinato!

Sette importanti imprese e associazioni del trasporto ferroviario merci – Hupac, Kombiverkehr, TX Logistik, ERFA, UIRR, SGKV e Fermerci – hanno inviato il 29 ottobre 2025 una lettera aperta al Ministro federale dei trasporti Patrick Schnieder e alla CEO di DB Evelyn Palla.

 

Con lo slogan “Salviamo il trasporto combinato”, i firmatari lanciano un appello contro il crescente ritorno del traffico merci dalla ferrovia alla strada.

 

Questo processo di ritorno alla strada è già iniziato ed è documentabile. La causa principale è la scarsa performance dell’infrastruttura ferroviaria. Nei prossimi anni, a causa dei lavori di risanamento dei corridoi in Germania – che in larga parte ignorano le esigenze della fornitura industriale – si prevedono centinaia di migliaia di viaggi aggiuntivi su strada.

Solo sui grandi corridoi alpini attraverso Austria e Svizzera ciò significherebbe circa 500’000 camion su strada, con conseguente aumento di emissioni, congestione e rischi di incidenti.

Senza contromisure immediate, sono a rischio la capacità di trasporto, la competitività e i progressi climatici dell’Europa. Per questo chiediamo:

  • Blocco dei canoni per l’accesso all’infrastruttura ferroviaria nel 2026
  • Garanzia di capacità minima del 90% durante i lavori sui corridoi
  • Adeguamento di linee di deviazione idonee
  • Assegnazione delle tracce secondo le esigenze del mercato
  • Compensazione per le tratte a prestazioni ridotte
  • Sospensione delle penali di cancellazione

 

Consulta la Lettera aperta nella sezione Downloads.

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