Gestione della qualità per una logistica resiliente e sostenibile

Come Gruppo specializzato nel trasporto intermodale, poniamo la soddisfazione del cliente al centro del nostro operato. Attraverso un solido sistema di gestione della qualità conforme alla norma ISO 9001:2015, assicuriamo che i nostri servizi rispettino i più elevati standard qualitativi e tutti i requisiti applicabili.

 

Grazie a un approccio orientato ai processi, al miglioramento continuo e a una costante attenzione alle esigenze dei nostri clienti, garantiamo:

  • affidabilità – spedizioni puntuali e un flusso informativo ininterrotto
  • efficienza – processi e costi ottimizzati
  • sicurezza – i più alti standard nella gestione dei trasporti e per il personale
  • sostenibilità – operatività efficiente sotto il profilo delle risorse.

Identifichiamo e valutiamo i rischi per attuare in modo proattivo misure di controllo della qualità. Il nostro personale è formato e motivato per raggiungere gli obiettivi di qualità. Lavoriamo insieme per migliorare continuamente i nostri processi e il sistema di gestione della qualità, adattandoci alle esigenze in continua evoluzione.

 

I nostri obiettivi di qualità

La nostra politica per la qualità è collegata alla strategia aziendale e si concentra su cinque ambiti prioritari:

  • soddisfare i bisogni dei clienti – con attenzione alla resilienza e alla stabilità della rete
  • aumentare la produttività e l’efficienza – in stretta collaborazione con i partner della catena del valore
  • garantire la sicurezza – per i nostri collaboratori e per tutti gli attori del trasporto
  • rafforzare l’organizzazione – un ambiente di lavoro positivo e motivante per i nostri collaboratori
  • promuovere la sostenibilità – per un trasporto merci efficiente dal punto di vista climatico e delle risorse.

Contatto

Hupac reagisce allo sciopero: “Insieme per stare sul mercato”

Busto Arsizio, 12.5.2015   “Abbiamo siglato un contratto buono, ma siamo pronti a renderlo ancora migliore nell’interesse dei lavoratori e dell’azienda”: Bernhard Kunz, numero uno di Hupac SpA, è pronto a raccogliere la sfida lanciata dai lavoratori in sciopero presso il terminal di Busto Arsizio-Gallarate.  


Come tante altre aziende, anche Hupac soffre per la crisi economica. Dal 2008, i volumi trasbordati allo scalo intermodale di Busto Arsizio sono calati del 30%, ed ancora oggi il livello è a meno 15% rispetto alla situazione pre-crisi. Ma quello che preoccupa di più è la perdita di quote di mercato: mentre Hupac fatica a mantenere i volumi attuali, gli operatori concorrenti crescono grazie a prezzi molto competitivi.  “C’è una situazione concorrenziale agguerrita dove i trasporti vengono affidati all’operatore che offre il servizio al prezzo più basso”, sottolinea Bernhard Kunz. “Noi vogliamo restare sul mercato e anzi tornare a crescere”. 

 

Il terminal di Busto Arsizio-Gallarate è una piattaforma strategica per il gruppo intermodale svizzero. Negli ultimi 10 anni sono stati investiti quasi 30 milioni di euro per rendere più efficiente e sicuro questo terminal che con le sue 12 gru a portale è tra i maggiori d’Europa.

 

“Crediamo fortemente nel terminal di Busto Arsizio-Gallarate il cui valore sta, in primo luogo, nei nostri collaboratori”, sostiene Kunz. “Insieme ai lavoratori dobbiamo trovare soluzioni che ci consentono conquistare la fiducia dei clienti ed espandere l’attività”. Kunz è fiducioso: “Se ci sono aspetti da migliorare, discutiamone”.

 

Intanto, il flusso del traffico attestato sul terminal risulta fortemente rallentato a seguito dello sciopero. Numerosi treni sono stati cancellati, altri sono stati deviati su terminal limitrofi per rispondere alle richieste più urgenti dei clienti che sono le aziende e i siti produttivi dell’Italia settentrionale.

 

“Il traffico intermodale ha un grande potenziale per il futuro, grazie anche alle nuove infrastrutture ferroviarie transalpine”, conclude Kunz. Oggi Hupac SpA impiega circa 170 persone. “Vogliamo sviluppare ulteriormente questo business nell’interesse dei collaboratori, dell’economia e dell’ambiente”.