Ambiente e clima

La nostra rete intermodale consente al trasporto merci di ridurre le emissioni e di risparmiare energia.

 

Risparmio di CO2e

1,3

milioni tonnellate

 
Risparmio di energia

13,1

miliardi megajoule

 
Carri merci silenziosi

100%

carri a bassa rumorosità

10%

dotati di freni a disco

 

Risparmio di CO2e ed energia

Nel 2024, il traffico gestito da Hupac Intermodal ha generato emissioni di CO2e pari a 129.000 tonnellate. Secondo il sistema Ecotransit, questo significa che è stato ottenuto un risparmio dell'89% o di 1,1 milioni di tonnellate di CO2e rispetto al trasporto su gomma. Il valore stimato per il trasporto complessivo del Gruppo Hupac è di 1,3 milioni di tonnellate di CO2e.

 

Anche il consumo di energia rappresenta un dato importante e non trascurabile per misurare l'impatto del trasporto combinato sul clima. Rispetto al trasporto su strada, nel 2024 la rete di Hupac Intermodal ha consentito di risparmiare 11,2 miliardi di megajoule. L'effetto di riduzione ammonta al 74% rispetto al trasporto su gomma.

 

Certificazione CO2e per i clienti

La certificazione del risparmio di CO2e è disponibile online per i clienti di Hupac Intermodal. Clicca qui per ottenere la tua certificazione del risparmio CO2e.


Carri merci silenziosi

La flotta carri di Hupac è a basso impatto fonico. Tutti i carri sono dotati di freni in resina sintetica composita a bassa rumorosità. I nuovi carri vengono preferibilmente acquistati con freni a disco, un sistema frenante che riduce ulteriormente le emissioni acustiche.

Contatto

FS Italiane e Hupac: nuovi terminal nel nord Italia per gestire incremento trasporto merci dal tunnel del Gottardo

I terminal inseriti nel programma sono Milano “Smistamento”, Brescia “La Piccola Velocità” e Piacenza “Le Mose”

Investimento complessivo oltre 200 milioni di euro

 

Chiasso, 27 maggio 2016

 

Dotare il nord Italia di nuovi terminal tecnologicamente avanzati e a bassissimo impatto sull’ambiente per gestire l’incremento dei volumi di merce che,  grazie al nuovo Tunnel di Base del Gottardo, saranno trasferiti dalla strada alla rotaia.

 

E’ questo l’obiettivo della partnership siglata dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e il Gruppo Hupac.

 

I nuovi terminal inseriti in questo programma sono Milano “Smistamento”, Brescia “La Piccola Velocità” e Piacenza “Le Mose”. I tre terminal  dispongono di caratteristiche infrastrutturali in linea con i parametri dei corridoi europei per il traffico merci, ovvero moduli per treni di 750 metri di lunghezza e profilo di 4 metri di altezza.L’investimento complessivo è di oltre 200 milioni di euro.

 

Le aree identificate per la realizzazione di tali terminal sono strategicamente ben posizionate sul territorio  sia per i collegamenti ferroviari che per l’interconnessione con la rete viaria principale.

 

I terminal di Milano e di Brescia saranno realizzati dalla società Terminal AlpTransit S.r.l. (“TERALP”), controllata da FS Logistica (Gruppo FS Italiane) e partecipata da Hupac, mentre il terminal di Piacenza verrà realizzato dalla società Centro Intermodale SpA, controllata da Hupac e partecipata da FS Logistica.

 

A regime i terminal di Milano, Brescia e Piacenza permetteranno di gestire un volume di traffico di circa 800mila unità di trasporto intermodali (UTI) all’anno, il cui spostamento dalla strada alla ferrovia avrà indubbie ricadute positive sull’ambiente e sulla collettività.

 

Infine, la volontà del Governo Svizzero di contribuire alla realizzazione dei terminal di Milano, Brescia e Piacenza, manifestata accogliendo le richieste di finanziamento inoltrate da TERALP Srl e da Centro Intermodale SpA, evidenzia l’importanza che tali impianti avranno per assicurare un adeguato  sfruttamento delle potenzialità offerte dal nuovo Tunnel di Base del Gottardo.

 

Il Tunnel di Base del Gottardo, che verrà inaugurato il prossimo 1° giugno, con le caratteristiche tecniche che lo caratterizzano, rappresenta un’opportunità straordinaria per incrementare la conversione modale dalla strada alla rotaia del traffico pesante che,  attraversando la Svizzera, interconnette l’Italia con alcune delle regioni europee economicamente più importanti.

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